Architettura militare di transizione.

Architettura militare di transizione

“Citato in tutti i saggi di storia dell’architettura con gli appellativi di emblematico, organico, macchinoso, suggestivo, magico, simbolico, fallico e dibattuto per la paternità, il caso di Sassocorvaro (la Rocca) è senza dubbio il più affascinante e particolare della storia dell’architettura fortificatoria.”
Gianni Volpe

Il senese Francesco di Giorgio Martini
Architetto e “Ingeniero”.

La Rocca, come sostiene l’eminente studioso Luigi Michelini Tocci, sarebbe frutto di un’unica matrice d’ispirazione, cioè Ottaviano degli Ubaldini, su volere di Federico e coadiuvato dal grande architetto Francesco di Giorgio Martini.
La Fortezza è un esempio di architettura militare di transizione del XV° sec. poiché, sul finire del ‘400, con l’introduzione della bombarda, definita la ”diabolica invenzione” dallo stesso Martini, nasce l’esigenza di rendere le fortezze più resistenti ai suoi colpi.

La Rocca raccontata da Marco ROCCHI

La Rocca si presenta in pianta con una forma definita da tre torrioni semi-elissoidali e un torricino addossato, alla base del quale è posto l’ingresso alla fortezza; la parte inferiore è costruita in pietra, mentre la parte superiore è in mattoni e pietrisco (caratteristica ben visibile all’esterno). Esempio di architettura militare di transizione del XV° sec., la sua costruzione può essere suddivisa in 3 fasi:

– Torre Malatestiana a pianta quadrangolare (oggi inglobata ma ancora ben visibile entrando nel Cortile d’onore) e Palazzo posto di fronte alla Torre, entrambi preesistenti all’intervento martiniano.

– Costruzione della parte nord della fortezza su progetto del Martini che incorporò le parti già esistenti nelle nuove mura del fortilizio inserendo poi la scala elicoidale (detta anche a chiocciola) all’interno della Torre Malatestiana; questa scala è posta sopra una volta a botte con al centro una cisterna che consentiva la raccolta delle acque piovane (durante il XV° sec.).

– La terza e ultima fase include la parte meridionale, caratterizzata dalla tipica forma della Torre “carenata”, portata a termine dalla famiglia Doria, che ebbe la Rocca nel ‘500.

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Una "Tartaruga magica"
di pietre e mattoni.

"La Rocca di Sassocorvaro è senza dubbio il più affascinante e particolare caso della storia dell'architettura fortificatoria"
Gianni Volpe

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